martedì 13 ottobre 2015

Il mio appuntamento in Südtirol: Chiusa

Anche quest'anno io, il mio ragazzo e suo nonno siamo partiti alla volta di Chiusa (piccola città in provincia di Bolzano) per andare a fare visita ad un nostro vecchio amico che vive proprio qui, nel cuore del Südtirol
L'ho scoperta per caso e sin dalla prima volta, mi è entrata nel cuore con i suoi magnifici paesaggi naturali e le sue casupole che donano al territorio circostante un’aria quasi fiabesca.






Considerata la vicinanza di questa poetica cittadina con le ben più note Bressanone e Bolzano vi consiglio, se siete di passaggio, di fermarvi a scoprire questo piccolo mondo che ha così tanto da offrire.
Lungo la strada per Chiusa è già visibile il Monastero di Sabiona, un suggestivo edificio risalente al XVII secolo, la cui costruzione fu avviata dal parroco di Chiusa sulle rovine dell'antico Palazzo vescovile, distrutto poco tempo prima da un fulmine.
Esso sorge sul punto più elevato di un’imponente rupe dove ancora oggi vivono alcune monache di clausura e c’è la possibilità di visitarlo imboccando una stradina laterale (antica via crucis) che si trova all’entrata del paesino di Chiusa. 



Le frazioni sono tre: Verdignes, Gudon e Lazfons (in tedesco Verdings, Gufidaun e Latzfons). Quest’ultima, in particolare, vale la pena di visitarla soprattutto per la bellissima escursione al Rifugio S.Croce di Lazfons e alla vicina chiesetta di pellegrinaggio che vanta il titolo di più alta di tutto l’Alto Adige, nonché una delle più alte d’Europa. Fare questo percorso è stata un’esperienza unica: man mano che si sale, esso offre sempre un panorama diverso, dapprima ricco di prati rigogliosi e fiori, poi roccioso e silenzioso e poi di nuovo fecondo di piante con animali che pascolano liberi e tranquilli per i campi.


Ad accoglierci una volta arrivati in città troviamo Pericle, la nostra guida d’eccezione che ci accoglie con un caloroso abbraccio. Ogni anno veniamo a trovarlo assieme al suo vecchio amico Giuseppe (amico di famiglia). I due si conoscono fin dalla gioventù, nello specifico da quando entrambi furono ricoverati all’ospedale, ed è bellissimo vedere come, nonostante si vedano molto poco, la loro amicizia non conosca tempo.

Come da “tradizione”, Pericle ci accompagna a rifocillarci da Huber (a circa 2km da Chiusa). Questa Gasthof (locanda) è sempre superaffollata, tanto che siamo costretti ad accomodarci all'interno piuttosto che nei tavoli esterni come siamo soliti fare. Arredi in completo stile tirolese ed un’atmosfera che ti fa sentire sempre a casa: queste tipiche abitazioni tirolesi non hanno la freddezza dei nostri ristoranti, ma profumano di legno e calore umano.

Ordiniamo subito un ottimo Gulash con Canederli. A tal proposito ricordate che se decidete di optare per i canederli come contorno o portata principale che siano, dovete prestare bene attenzione a non tagliarli con il coltello: significherebbe che sono duri e sarebbe quindi una grave offesa per la cuoca.
Per chiudere in bellezza, le fantastiche crêpes con marmellata di mirtilli rossi, il tutto accompagnato da uno spettacolare vino rosso prodotto proprio da loro.
Il comune di Chiusa è infatti circondato da alberi di castagno e vigneti; ogni venerdì di Maggio e Giugno è inoltre possibile prendere parte ad escursioni guidate per scoprire il Sentiero del vino, visitando cantine e vigneti locali.


Da un’arco, si accede al centro storico di questo pittoresco paesino, un luogo dove le strutture delle case e dei negozi hanno conservato l’aspetto di un tempo nonostante in quanto a prodotti ed organizzazione della città siano molto all’avanguardia. Non per niente il centro di Chiusa, rientra a far parte dei Borghi più belli d’Italia! Le foto parlano da sé:







Lungo la via principale, oltre al monastero di cui ho parlato prima, si trovano anche la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea e la minuscola chiesa degli Apostoli, dove i commercianti tedeschi venivano a pregare prima di sdoganare le merci.

Più avanti invece, all’interno di una sorta di parco, si trova l’entrata del museo civico, che custodisce il famoso Tesoro di Loreto che la regina di Spagna Maria Anna donò al suo confessore Gabriel Pontifeser (padre cappuccino nato a Chiusa) esaudendo il suo desiderio.


Chiusa non è tra quelle località semi-disabitate o, al contrario, sovraffollate di turisti. Il clima è quieto e rilassante e quasi non si distinguono gli abitanti stessi da quelli che sono venuti a godersi la pacifica atmosfera cittadina.


Chiesa degli Apostoli
Chiesa degli Apostoli





Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea

Dopo esserci affacciati dal ponte sotto cui passa il noto fiume Isarco, decidiamo di tornare da Pericle, che ci attende con tre grossi pezzi del suo buonissimo speck e una borsa colma di pane al finocchio per assaporare un po’ di Südtirol anche una volta tornati a casa.

Ci salutiamo con la promessa di rivederci l’anno seguente. E come non potremmo? Chiusa è bellissima e nonostante ci sia già stata parecchie volte, ha sempre qualcosa di nuovo ai miei occhi di cui non mi ero accorta la volta prima, sempre qualcosa di nuovo da gustare, qualche nuova storia da ascoltare e nuove bellezze da scoprire.










2 commenti:

  1. ci sono stato pochi giorni fa ed è sempre bellissima! una località davvero da consigliare!

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    1. Hai proprio ragione Andrea! Avrei già voglia di tornare e farmi una bella camminata a Lazfons!

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